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L'ira funesta Formato Kindle
La chiusura viene vista come un segno del destino dal Gaggina, un energumeno di centotrenta chili, che decide di non aver più bisogno di calmanti. Senza i tranquillanti, però, non riesce a tenere a bada i suoi scatti d’ira e inizia ad aggirarsi per il paese in motorino, urlando insulti e arrivando a barricarsi in casa con due ostaggi brandendo una katana giapponese contro chiunque osi avvicinarsi.
Lo stesso giorno, nei campi fuori dal paese, viene ritrovato il corpo senza vita di un anziano. Si tratta di Giuanìn Penna, tornato dall’America dopo trent’anni: il cadavere è stato trafitto con una spada.
A indagare sul caso viene chiamato il maresciallo Omar Valdes, conosciuto come “tenente Siluro”, che avrà il compito di stabilire il coinvolgimento di quell’omone un po’ pazzo ma, a detta di tutti, non pericoloso, prima dell’arrivo delle teste di cuoio.
Una storia che racconta lo spaccato di vita di un piccolo borgo italiano, caratterizzato da personaggi eccentrici, usanze e credenze locali, tratteggiata dalla penna veloce e pulita di Paolo Roversi.
- LinguaItaliano
- EditoreSEM
- Data di pubblicazione8 luglio 2021
- Dimensioni file1.4 MB
In questa serie (1 libro)

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Dettagli prodotto
- ASIN : B097RZXXKR
- Editore : SEM
- Accessibilità : Scopri di più
- Data di pubblicazione : 8 luglio 2021
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 1.4 MB
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Lunghezza stampa : 272 pagine
- ISBN-13 : 978-8893903332
- Scorri Pagina : Abilitato
- Parte della serie : Maresciallo Omar Valdes
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 38.088 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
- n. 20.458 in Letteratura e narrativa (Kindle Store)
- n. 22.710 in Narrativa di genere (Libri)
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Un romanzo corale all'italiana
Recensioni migliori da Italia
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- Recensito in Italia il 21 luglio 2021Per quanto assolutamente incredibile...e poco credibile, la storia del Piccola Russia, di Gaggina e dell'assedio é fantastica. Viene voglia di andare alla Poli, chiedere di Roversi, offrirgli da bere, dargli una pacca sulla spalla e dirgli: "Continua a scrivere cosi!"
- Recensito in Italia il 13 luglio 2021Un pittoresco microcosmo, un paesino sperduto dove tutti si conoscono, si ritrovano alla Polisportiva per bere, chiacchierare, sparlare, qualche volta venire alle mani. Qui si muove il maresciallo Omar Valdes, uomo dal carattere poco malleabile, ma investigatore intuitivo e deciso. Le vicende personali degli abitanti, del maresciallo e di molti altri originali soggetti si intrecciano con misteri da risolvere, un matto più matto del solito e tante situazioni esilaranti. Lettura piacevolissima e davvero divertente, ma anche avvincente e ricca di colpi di scena.
- Recensito in Italia il 7 settembre 2021Libro che si legge tutto d'un fiato, scritto molto bene, con l'ironia, il sarcasmo, e a volte anche la comicità, che caratterizzano i romanzi gialli di Roversi. I personaggi originali ed improbabili sono così ben caratterizzati che ti ci affezioni subito. Mi sono molto divertito a leggere questo romanzo che consiglio a tutti.
- Recensito in Italia il 1 settembre 2021Una scoperta sorprendente e davvero felice quella di Paolo Roversi. È il primo romanzo che leggo di questo autore e mi ha folgorato. Non solo per l'intreccio, che ha i suoi pregi notevoli, ma soprattutto per lo stile e per i personaggi che riesce a creare. Paolo Roversi ha una scrittura ironica, frizzante, ricca di sarcasmo e divertente, anche all’interno del genere giallo.
Ha quel modo di descrivere l’Italia provinciale che ti strappa di continuo un sorriso; quella maniera ingenua e velata di raccontare la quotidianità curiosa e un po’ eccentrica degli italiani dei piccoli paesi, quella che ti fa ridere perché pur nella sua esagerazione sai che è vera. La narrazione ha la caratteristica di passare da un personaggio all’altro, mostrando nei vari capitoli cosa sta succedendo nello stesso momento nelle varie parti del paese, portando avanti una serie di vicende parallele che poi, alla fine, si riuniranno per l’epilogo. È una struttura intrigante, scorrevole e coinvolgente. Ma la grande forza del romanzo sta secondo me nei personaggi creati da Roversi: protagonisti strambi, eccessivi, curiosi e divertenti, che restano impressi nella memoria e ti trascinano immediatamente al centro della storia.
Tra le sue righe io ho trovato anche una velata critica ad alcuni aspetti del nostro paese, dalle convinzioni popolari difficili da smantellare, che possono influire sulla vita dei compaesani, all'accusa verso una parte di stampa che non crede più nella libera informazione ma nelle richieste del mercato, in ciò che fa notizia.
Ho trovato dei personaggi strepitosi, conosciuti solo con il loro soprannome, che se vuoi sapere come si chiamano davvero devi andare all’anagrafe, perché nessuno lo ricorda più. Ho trovato Una trama che si dipana con calma, intrigante e coinvolgente, verso un finale che non si può prevedere.
Insomma un romanzo imperdibile per gli amanti del genere, ma anche e soprattutto per chi ama veder tratteggiata la nostra piccola provincia con le sue stranezze e la sua solidarietà paesana, tra un bicchiere di vino e una partita a carte, sotto un cielo più blu e ricco di stelle.
Una scoperta sorprendente e davvero felice quella di Paolo Roversi. È il primo romanzo che leggo di questo autore e mi ha folgorato. Non solo per l'intreccio, che ha i suoi pregi notevoli, ma soprattutto per lo stile e per i personaggi che riesce a creare. Paolo Roversi ha una scrittura ironica, frizzante, ricca di sarcasmo e divertente, anche all’interno del genere giallo.
Ha quel modo di descrivere l’Italia provinciale che ti strappa di continuo un sorriso; quella maniera ingenua e velata di raccontare la quotidianità curiosa e un po’ eccentrica degli italiani dei piccoli paesi, quella che ti fa ridere perché pur nella sua esagerazione sai che è vera. La narrazione ha la caratteristica di passare da un personaggio all’altro, mostrando nei vari capitoli cosa sta succedendo nello stesso momento nelle varie parti del paese, portando avanti una serie di vicende parallele che poi, alla fine, si riuniranno per l’epilogo. È una struttura intrigante, scorrevole e coinvolgente. Ma la grande forza del romanzo sta secondo me nei personaggi creati da Roversi: protagonisti strambi, eccessivi, curiosi e divertenti, che restano impressi nella memoria e ti trascinano immediatamente al centro della storia.
Tra le sue righe io ho trovato anche una velata critica ad alcuni aspetti del nostro paese, dalle convinzioni popolari difficili da smantellare, che possono influire sulla vita dei compaesani, all'accusa verso una parte di stampa che non crede più nella libera informazione ma nelle richieste del mercato, in ciò che fa notizia.
Ho trovato dei personaggi strepitosi, conosciuti solo con il loro soprannome, che se vuoi sapere come si chiamano davvero devi andare all’anagrafe, perché nessuno lo ricorda più. Ho trovato Una trama che si dipana con calma, intrigante e coinvolgente, verso un finale che non si può prevedere.
Insomma un romanzo imperdibile per gli amanti del genere, ma anche e soprattutto per chi ama veder tratteggiata la nostra piccola provincia con le sue stranezze e la sua solidarietà paesana, tra un bicchiere di vino e una partita a carte, sotto un cielo più blu e ricco di stelle.
Immagini presenti nella recensione
- Recensito in Italia il 10 agosto 2021Un piccolo paesino della bassa Mantovana difficile da identificare sulle cartine ma con tanto da raccontare. Il farmacista che si dimentica di avvertire che chiude la farmacia, il Gaggina che impazzisce senza le sue medicine e tanti personaggi ognuno con il suo soprannome che lo descrive perfettamente. Uno spaccato di vita di periferia dove tutti si conoscono. Le porte di casa che non hanno bisogno di essere chiuse. Il ritrovo alla piscina comunale. Il bagnino che si può permettere di fare due sberle a chi non segue le regole. I figli che sono di tutti. Un thriller comico o una commedia tragica. Comunque lo si legga è un libro molto piacevole
Un piccolo paesino della bassa Mantovana difficile da identificare sulle cartine ma con tanto da raccontare. Il farmacista che si dimentica di avvertire che chiude la farmacia, il Gaggina che impazzisce senza le sue medicine e tanti personaggi ognuno con il suo soprannome che lo descrive perfettamente. Uno spaccato di vita di periferia dove tutti si conoscono. Le porte di casa che non hanno bisogno di essere chiuse. Il ritrovo alla piscina comunale. Il bagnino che si può permettere di fare due sberle a chi non segue le regole. I figli che sono di tutti. Un thriller comico o una commedia tragica. Comunque lo si legga è un libro molto piacevole
Immagini presenti nella recensione
- Recensito in Italia il 7 febbraio 2022Divertente e Godibile racconto della bassa con tutti gli strambi personaggi del paese descritti alla perfezione che si ritrovano ogni giorno al bar del paese a raccontare le loro vite e disaventure tanto che ti pare di conoscerli davvero ed essere unoo di loro. Libro che scorre via velocemente in poche ore con un bel finale